Mercato no stop – Indiscrezioni, trattative e retroscena del 26 aprile

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 26 aprile

Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena ecco le notizie più importanti.

L’INTER HA IL SI DI BENTO, MA LA PRIORITA’ E’ GUDMUNDSSON. DERBY CON IL MILAN PER ZIRKZEE, SU CUI C’E’ ANCHE LA JUVENTUS. I BIANCONERI INTANTO METTONO LE MANI SU DI GREGORIO E DISCUTONO COL MONZA ANCHE PER COLPANI. LAZIO, REBUS KAMADA E RETROSCENA SU FELIPE ANDERSON. NAPOLI, PER OSIMHEN C’E’ IL PSG IN POLE

INTER
L’Inter ha avanzato la sua ultima proposta a Denzel Dumfries per rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno 2025. Lo scrive la ‘Gazzetta dello Sport’ oggi in edicola, spiegando che la società nerazzurra ha messo sul piatto per il laterale destro nato a Rotterdam un nuovo contratto fino al 2027 da quattro milioni di euro netti a stagione. Adesso la palla passa al giocatore, ma l’Inter è stata chiara sulle tempistiche: vuole una risposta entro una ventina di giorni, entro metà maggio. Anche perché in caso di mancato accordo si comincerà a lavorare alla sua cessione. Dumfries e Inter sembravano molto lontani a novembre quando l’entourage dell’olandese aveva chiesto stipendio più che raddoppiato, dagli attuali 2.5 milioni fino a 5.5. Piccata l’iniziale reazione di Marotta e Ausilio, ma in questi mesi la società nerazzurra ha provato a trovare un punto d’incontro e alla fine ha avanzato questa proposta che è anche l’ultima che verrà presentata all’olandese. Pagato 12,5 milioni più bonus nel 2021, quando fu acquistato dal PSV Eindhoven, l’investimento di Dumfries è stato in buona parte ammortato ma l’Inter conta comunque di fare l’ennesima plusvalenza in caso di cessione: valutazione – si legge – di almeno 20 milioni di euro.

Nell’ordine: festeggiare, finire alla grande la stagione, pensare a quella successiva. Non c’è un attimo di sosta in casa Inter. Dopo la conquista aritmetica dello scudetto nel derby contro il Milan, la società nerazzurra inizia a pianificare il prossimo campionato. Sono diversi gli innesti a cui pensano Marotta e Ausilio da inserire nella rosa di Simone Inzaghi. Oltre alla Champions, l’anno prossimo ci sarà anche il Mondiale per Club a giugno e quindi serviranno elementi di assoluto valore in tutte le zone del campo. Per il reparto offensivo ecco che resiste l’idea di arrivare all’attaccante del Genoa Alberto Gudmundsson. Il giocatore piace molto alla dirigenza e per l’estate prossima dovrebbe arrivare una mossa da parte del club di viale della Liberazione. Giocatore di valore, molto duttile che in questo scorcio di stagione viene impiegato da Alberto Gilardino nel ruolo di trequartista nella fase offensiva e di mezzala in quella di non possesso. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha provato a fare il punto della situazione anche per quanto riguarda la formula di acquisto. Secondo il quotidiano non è escluso che possa essere effettuata una mossa “alla Frattesi”, ovvero prelevando il giocatore in prestito con obbligo di riscatto nel 2025 e il giovane Zanotti che passerebbe in rossoblù.

Bento Matheus Krepski è un obiettivo concreto dell’Inter. Il portiere brasiliano potrebbe essere il terzo acquisto dopo quelli, per cui manca solo l’ufficialità, di Taremi e Zielinski, per affiancare Sommer nella prossima stagione. A convincere l’Inter ad accelerare – sottolinea Tuttosport – il fatto che Bento abbia giocato da titolare le due amichevoli disputate a marzo dalla Seleção contro Inghilterra e Spagna, attirando su di sé le attenzioni di molte possibili rivali. L’interessato però ha già detto sì all’Inter dall’estate scorsa, quando sembrava percorribile la trattativa prima dello stop imposto dall’Athletico Paranaense. La dirigenza dell’Inter è dunque al lavoro per un piano in grado di convincere la società brasiliana. Nonostante sul cartellino di Bento sia stata posta una clausola rescissoria da 60 milioni valida per l’estero, l’Inter ha la convinzione di poter ottenere il sì dalla controparte per 15, cifra che soltanto in un secondo tempo verrebbe coperta da qualche operazione in uscita, probabilmente legata ai giovani. La volontà, va ribadito – e qui sta la novità rispetto a tutte le altre trattative al momento ancora abbozzate – è quella di agire subito.

Nell’Inter c’è chi tifa perché Joaquin Correa vinca l’Europa League con il Marsiglia (improbabile) e, grazie a questa, si qualifichi per la Champions che verrà, condizione per rendere obbligatorio il riscatto dell’argentino, visto che in Ligue 1 l’OM è lontano dalle posizioni Champions. Partito del quale – sottolinea Tuttosport – non fa parte Simone Inzaghi che, come è noto, considera un figlioccio l’attaccante argentino. L’eventualità che il Tucu possa tornare è più che concreta e per questo motivo il nome di Gudmundsson resta in stand-by. L’Inter, dal canto suo – in assenza di partenze (ovviamente) – si troverà all’inizio del ritiro (senza considerare i giovani e quindi Carboni), con Lautaro, Thuram, Arnautovic, Taremi più Correa. Il quale – altro fatto per nulla secondario – sarà all’ultimo anno di contratto e quindi, a meno di offerte (magari arabe) tali da indurlo in tentazione, potrebbe anche decidere di restare all’Inter sapendo di trovare come allenatore un Inzaghi che da sempre stravede per lui.

MILAN
Il Milan si prepara ad affrontare la prossima stagione e inizia a sondare il terreno per un nuovo difensore centrale. Ancora i rossoneri non hanno scelto il prossimo allenatore del club, ma, secondo quanto riportato da As, Geoffrey Moncada punta Diego Carlos dell’Aston Villa. L’ex difensore centrale del Siviglia, che ha già fatto ‘piangere’ l’Inter in finale di Europa League qualche anno fa, è uno dei nomi più apprezzati all’interno della dirigenza. È bene sottolineare però come il portale spagnolo specifichi che non si tratterà di un’operazione facile perché il brasiliano ha ancora 2 anni di contratto con la società inglese, che cercherà sicuramente di recuperare parte dell’investimento fatto. Non ci sono ancora stati contatti, ma presto la situazione si evolverà. In stagione ha totalizzato finora 2.188 minuti, dietro solo a Ezri Konsa e Pau Torres, rispettivamente a quota 3.831 e 2.850.

C’è grande ermeticità, da Casa Milan, sulla questione allenatore e la sensazione è che tale riserbo verrà mantenuto fino a quando la squadra non avrà messo al sicuro il secondo posto e il pass per la Final Four di Supercoppa Italiana, dove basterebbe arrivare terzi vista la qualificazione della Juventus alla finale di Coppa Italia. Tuttavia – sottolinea Tuttosport – ci sono delle necessità tecniche importanti che dovranno essere ovviate nel corso del calciomercato estivo. Una su tutte è quella relativa al nuovo attaccante titolare che prenderà in eredità il numero 9 di Olivier Giroud, che al termine della stagione diventerà un giocatore dei Los Angeles FC, con il contratto siglato a inizio settimana a Milano. Inoltre, al di là del nome del nuovo centravanti, nelle prossime settimane sono attesi nuovi sviluppi anche in merito ai contratti di Mike Maignan e Theo Hernandez. Specialmente il portiere, autore di una stagione al di sotto delle aspettative e con errori importanti, non ultimo quello nel derby sul gol di Thuram, potrebbe vedersi costretto a rivedere le sue iniziali richieste economiche che si assestavano sugli 8 milioni, ma il campo ha detto che – adesso – quello non può essere il suo valore, anche in virtù di una storia clinica che lo ha portato a star fuori parecchio anche in questa stagione.

L’attuale commissario tecnico del Belgio Domenico Tedesco è tra i candidati per la panchina del Milan per la prossima stagione. Come riporta il portale francese specializzato Footmercato, la dirigenza rossonera ha già programmato un incontro con Tedesco per approfondire il suo profilo e capire, eventualmente, se ci sono i margini per giungere a un accordo. Classe 1985 Tedesco – nato a Rossano ma cresciuto in Aichwald – ha sviluppato la sua carriera da allenatore tra Germania e Russia. Prima allo Schalke 04, poi allo Spartak Mosca e al RB Lipsia. E’ il commissario tecnico del Belgio dal febbraio 2023.

Continuano i contatti fra il Milan e Jan-Carlo Simic per il rinnovo contrattuale. Il difensore serbo ha iniziato il suo percorso in prima squadra negli scorsi mesi, anche se nell’ultimo periodo è tornato in Primavera. Le ottime prestazioni quando chiamato in causa hanno fatto accelerare la trattativa per un prolungamento (oltre all’attuale scadenza del 2025, con miglioramento contrattuale) e c’è ottimismo per arrivare a un accordo. Sul difensore c’è da tempo l’interesse da parte di alcuni club di Premier League. In particolare Bournemouth e Fulham hanno chiesto informazioni nel corso dei mesi, ma la sensazione è che ci potrà essere un accordo con il Milan per poi, eventualmente, scegliere la prossima mossa. Simic è stato protagonista sia nella semifinale di Youth League vinta contro il Porto ai rigori, sia nella finale poi persa per 3-0 contro l’Olympiakos.

JUVENTUS
Le mani della Juventus su Michele Di Gregorio. Il blitz milanese di Cristiano Giuntoli mercoledì sera ha permesso alla Vecchia Signora di mettere la freccia e sorpassare le numerose pretendenti al portiere del Monza. A gennaio il Newcastle aveva provato ad accaparrarselo con 20 milioni, a febbraio era stato il Milan a sondare il terreno in maniera concreta per cautelarsi in caso di partenza di Maignan. Sullo sfondo anche l’Inter, che vanta il 10% sulla vendita e ha accarezzato l’idea di riportare Di Gregorio. Per questo la Juve intende chiudere al più presto la pratica col Monza. I brianzoli chiedono 20 milioni – sottolinea Tuttosport – ma potrebbero accettare un’offerta da 15 più bonus o l’inserimento di una contropartita. Probabile possa essere un giovane, ma non va escluso il nome di Mattia Perin, che è pronto a lasciare la Juve per tornare a giocare titolare altrove. Lavori in corso per trovare una quadra, ma filtra ottimismo dopo il summit dell’altro ieri a Milano. Per Di Gregorio è pronto un contratto fino al 2029 da 2 milioni netti a stagione più bonus. Di Gregorio rappresenta un investimento per il presente ma soprattutto per il futuro. Szczesny, infatti, è in scadenza nel 2025 e appare all’ultimo giro di valzer in bianconero. Il portiere del Monza potrebbe crescere al suo fianco per poi ereditare i guanti da titolare. Un po’ come accaduto proprio col polacco e Gigi Buffon nel 2018.

E chissà che sull’asse Juventus-Monza gli affari non possano diventare due. Giuntoli – continua infatti Tuttosport – ha chiesto informazioni pure per Andrea Colpani. Il Flaco è in rampa di lancio e piace a Lazio e Atalanta. I bianconeri tengono d’occhio il talento classe 1999, autore di 8 reti e 4 assist in questa stagione. Un elemento la cui capacità di inserimento in zona-gol potrebbe tornare utile a una Juve in cui gli acuti offensivi dei centrocampisti latitano.

Non soltanto a centrocampo, ma forse anche in cabina di regia. E’ ciò su cui sta ragionando la Juventus, impegnata a blindare la Champions League e inseguire la Coppa Italia ma già focalizzata sulla prossima stagione. Il reparto più attenzionato – ribadisce La Gazzetta dello Sport – è la mediana, che avrà bisogno di uno/due innesti a seconda di chi se ne andrà. Prima di tutto una mezzala di spessore, poi un play che sappia far girare la squadra. Una figura che è mancata nell’annata in corso – si legge – perché l’esperimento Manuel Locatelli non ha convinto fino in fondo. Per questo si sta lavorando sulla soluzione interna (Nicolò Fagioli) ma anche su nomi nuovi. Detto, ovviamente, che il primo gruzzolo Giuntoli lo metterà da parte per Teun Koopmeiners, centrocampista olandese dell’Atalanta con il vizio del gol che il d.t. bianconero ha già messo nel mirino da tempo. Il nome che intriga di più è sempre quello di Zubimendi, 25 anni, play della Real Sociedad e della nazionale spagnola, con stipendio abbordabile (3 milioni) ma cartellino costoso (clausola da 60 milioni). Nel mirino restano Sofyan Amrabat, 27enne ex Fiorentina ora allo United, che ha caratteristiche meno da regista ma può giocare in una mediana a due, e Mikel Merino, 27 anni, sempre della Real Sociedad. Nei radar c’è anche Kenneth Taylor, 21enne olandese dell’Ajax che il d.t. aveva seguito già ai tempi del Napoli. Da tenere d’occhio anche Mads Bidstrup, 23 anni, regista danese del Salisburgo.

BOLOGNA
Joshua Zirkzee sarà uno dei grandi protagonisti della prossima finestra di calciomercato. Classe 2001, il calciatore olandese sta trascinando il Bologna verso la Champions League ed è già oggi, inevitabilmente, nel mirino di tutti i club che cercano un centravanti. Quindi il Milan, club che in estate perderà Olivier Giroud. Ma anche l’Inter, soprattutto nel caso in cui dovesse partire Marcus Thuram (ha una clausola da 85 milioni di euro). C’è però anche un altro top club di Serie A che nelle ultime settimane ha a più riprese palesato il suo interesse per il centravanti cresciuto nel settore giovanile del Bayern Monaco: si tratta della Juventus, con Cristiano Giuntoli che pensa proprio a Zirkzee dovesse in estate cambiare il suo centravanti. Tutto dipenderà da Dusan Vlahovic, centravanti che è legato alla Juventus da altri due anni di contratto. Per il club bianconero il bomber serbo è in vendita, ma è chiaro che con uno stipendio da 12 milioni di euro netti a stagione che entrerà in vigore dalla prossima estate non sarà semplice cederlo. Se però arriverà alla Juventus un’offerta adeguata per l’ex Fiorentina, partirà l’assalto per Zirkzee: è il primo nome per la Juventus dovesse cambiare il suo numero 9.

LAZIO
Dietro le scrivanie in casa Lazio si lavora già per la prossima stagione. L’obiettivo è quello di mantenere una squadre sempre competitiva e alzare l’asticella facendo meglio di quest’anno. Molto probabilmente ci saranno diverse partenze e su quelle si faranno gli acquisti. Restano quindi in bilico alcune posizioni come quelle di Luis Alberto, Guendouzi, Immobile e Kamada. Serviranno giocatori titolari ma anche che possano andare a rinforzare dal punto di vista numerico la panchina. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’ideale sarebbe quello di andare ad acquistare due difensori, un esterno sinistro un trequartista e una punta.

Daichi Kamada ha un mese abbondante per decidere se restare o meno alla Lazio. Il centrocampista giapponese, al netto dell’ultimo infortunio che non gli ha permesso di prendere parte all’ultima sfida contro la Juventus, con l’arrivo di Igor Tudor ha ritrovato un modulo più congeniale alle sue caratteristiche e non a caso anche il suo rendimento è cambiato. Decisamente migliorato. Fosse rimasto Sarri, sarebbe stato scontato il suo addio a fine stagione. Ma adesso la situazione potrebbe cambiare col giocatore che – in virtù del contratto firmato la scorsa estate – avrà l’ultima parola sul suo futuro. Kamada a inizio stagione s’è infatti legato alla Lazio con un contratto di un anno più opzione per i successivi due da esercitare entro fine maggio. E’ una opzione unilaterale, a favore del calciatore: se Kamada deciderà di farla scattare, già concordato un contratto valido fino al 30 giugno 2026 da 3.5 milioni di euro netti a stagione.

Felipe Anderson ormai da diversi giorni ha sciolto le riserve sul suo futuro. L’esterno d’attacco brasiliano in scadenza di contratto con la Lazio ha deciso di non rinnovare il contratto con la società biancoceleste, ma anche di respingere le avances della Juventus per tornare in Brasile. Ha firmato col Palmeiras, club con cui ha sottoscritto un contratto valido fino a dicembre 2027. Negli ultimi mesi anche un club arabo s’è mosso concretamente per lui. Si tratta dell’Al Shabab, società che milita nella Saudi Pro League. Il calciatore sudamericano nel corso della contrattazione durata un paio di mesi non ha mai chiuso alla possibilità di trasferirsi in Arabia Saudita, ma al contempo ha avanzato una richiesta economica decisamente importante: 10 milioni di euro netti a stagione. Dopo settimane di trattative, però, di diversa entità l’offerta che l’Al Shabab era pronto a presentare: 5 milioni di euro di parte fissa più altrettanti di bonus. Una proposta molto distante dalla richiesta del brasiliano che, a quel punto, ha deciso di non valutare più l’opzione araba. E di firmare con il Palmeiras.

NAPOLI
Il quotidiano ‘Il Mattino’ oggi in edicola fa il punto sul futuro di Victor Osimhen, centravanti nigeriano in uscita dal Napoli. Nel rinnovo di contratto sottoscritto lo scorso dicembre è stata inserita una clausola risolutoria da 120-130 milioni di euro e a quella cifra il presidente De Laurentiis vorrebbe cederlo in estate. Al momento – si legge – il club che più di tutti gli altri sta pensando a Osimhen è il Paris Saint-Germain, società campione di Francia in carica che in estate dovrà sostituire Kylian Mbappé. Occhio però anche all’Al-Hilal, società di Saudi Pro League che ci provò già la scorsa estate ricevendo un secco rifiuto da De Laurentiis. Ora però lo scenario è decisamente cambiato.

Resettare e ripartire. Il Napoli, dopo la conquista dello storico scudetto dell’anno scorso, ha attraversato un periodo di difficoltà. Tre tecnici (Garcia, Mazzarri e ora Calzona) e una posizione di classifica che rischia di non raggiungere le copie europee. Si guarda quindi al presente ma anche alla prossima stagione con la società che potrebbe attuare diverse mosse di mercato per rinforzare la rosa. Nuovi acquisti ma anche rientri dai prestiti con due giocatori che, riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, potrebbero fare al caso dei partenopei: Michael Folorunsho e Gianluca Gaetano.

TORINO
Arriva dalla Scozia la voce dell’interesse da parte del Torino per Bobby Wales, attaccante diciottenne del Kilmarnock. In questa stagione – sottolinea Tuttosport – è stato ceduto in prestito all’Alloa Athletic (Scottish League One, equivalente alla nostra Serie C), dove sta dimostrando le qualità già espresse nelle categorie giovanili: in ventiquattro partite ha realizzato dodici reti e servito quattro assist, numeri ai quali occorre aggiungere due gol in altrettanti incontri della Challenge Cup. Wales è nato a Dublino e ha quindi il passaporto irlandese: questione che lo rende appetibile anche dal punto di vista burocratico, non essendo extracomunitario. Alto 1 metro e 85, ha come doti migliori la notevole velocità e un grande senso della posizione. È stato convocato in tutte le nazionali scozzesi: ha raccolto tre presenze nell’Under 17, quattro (con una rete) nell’Under 18 e sei nell’Under 19. Oltre al Torino, a Wales – che ha un contratto fino al 2025 – è interessato anche il Venezia. Ovviamente si tratta di un elemento di prospettiva, da valutare e eventualmente mettere alla prova a livelli più alti di quelli attuali: non a caso, il suo costo si aggira soltanto attorno ai 250.000 euro.

LIVERPOOL, ECCO L’EREDE DI KLOPP: FATTA PER SLOT DAL FEYENOORD. IL BAYERN MONACO ANCORA LONTANO DA RANGNICK. EINTRACHT, COLPO DAL PSG: UFFICIALE IL RISCATTO DI EKITIKE. IL BARCELLONA PREPARA IL RINNOVO DI CUBARSI, MA POTREBBE SACRIFICARE DE JONG. L’IRLANDA CONFERMA O’SHEA.

“I club stanno negoziando e io sto aspettando per vedere quale sarà l’esito. Io voglio andare al Liverpool, non è un segreto. Ora aspetto che le due società si mettano d’accordo e sono fiducioso che questo accadrà”. Così ieri Arne Slot, a margine della partita tra il suo Feyenoord e il Go Ahead Eagles, è uscito allo scoperto, rivelando la sua volontà di accettare le avances dei Reds. E allora a che punto è la trattativa tra Liverpool e Feyenoord? Stando a quanto riferito da Fabrizio Romano, la negoziazione è alle battute conclusive, l’affare è praticamente chiuso, le due società hanno trovato un accordo e adesso va soltanto formalizzato. Arne Slot sarà il prossimo allenatore del Liverpool, è fatta.

Chi sarà il prossimo allenatore del Bayern Monaco? In Germania si dà per scontato che Thomas Tuchel andrà via a fine stagione, sebbene ci sia una folta colonia di tifosi bavaresi che ha organizzato una raccolta firme per confermare l’attuale tecnico, alla luce della qualificazione alle semifinali di Champions League. Intanto, però, il club tedesco ha già incontrato un potenziale sostituto: Ralf Rangnick. Un confronto interlocutorio, in cui non si sono registrati chissà quali passi in avanti nella scelta del nuovo allenatore. A scriverlo è Kicker, secondo cui la dirigenza bavarse non ha ancora scelto e anche l’ex Manchester United stesso non ha dato il suo benestare definitivo. Prima di darlo – si legge – vorrebbe ottenere delle garanzie dal punto di vista della durata del contratto e anche per quanto riguarda il miglioramento dell’organico. Cambierà squadra la prossima estate? Molti top club si sono avvicinati a lei. Così risponde l’obiettivo della Juventus Martin Zubimendi: “Sono solo voci, mi trovo bene alla Real Sociedad, è come casa mia. Non posso dire che giocherò tutta la carriera alla Real Sociedad, forse il club non vuole che continui in futuro. Io non voglio preoccuparmi di queste voci”.

Kim Min-jae non ha convinto alla sua prima stagione al Bayern Monaco, ma in generale è tutta la difesa bavarese che non ha funzionato, tant’è che in società ci sono valutazioni in corso anche su Matthijs de Ligt e Dayot Upamecano, sul reparto arretrato in generale. E, stando a quanto riferito dalla Bild, è già stato individuato il rinforzo giusto in vista della prossima stagione: Jonathan Tah.

Perno della difesa del Bayer Leverkusen, il nazionale tedesco ha un contratto in scadenza tra un anno, nel 2025, e secondo il quotidiano teutonico avrebbe voglia di cambiare aria e lanciarsi in una nuova sfida. Il Bayern Monaco farebbe al caso suo. Il problema, però, riguarda il suo club di appartenenza: le Aspirine vorrebbero tenerlo e rinnovargli il contratto.

Vedremo se Tah si convincerà a restare o a cedere dovrà essere il Bayer Leverkusen. Intanto, però, per il suddetto giornale la squadra di Xabi Alonso non vorrebbe rinforzare una diretta concorrente al titolo in Bundesliga, pertanto ha fissato un prezzo più elevato per i bavaresi: 40 milioni di euro. Per i club esteri, invece, la richiesta sarebbe più bassa, intorno ai 30 milioni.

L’Eintracht Francoforte ha deciso di attivare l’opzione di acquisto e ha comunicato che riscatterà Hugo Ekitike dal PSG, facendogli firmare un contratto fino al 2029. Di seguito il comunicato del club tedesco sul proprio sito ufficiale: “Hugo Ekitiké è arrivato all’Eintracht con un totale di 13 gol in Ligue 1 per Stade Reims e Paris Saint-Germain. Nella stagione 2022/23, l’Ekitiké ha vinto lo scudetto con il PSG e la Supercoppa nazionale nella stagione successiva. L’attaccante alto 1,89 metri ha collezionato finora dodici presenze con l’Eintracht Francoforte. Il francese ha segnato il suo primo gol in Bundesliga nella scorsa giornata. Attivando l’opzione di acquisto, Ekitiké riceve un contratto fino al 2029. Il direttore sportivo Markus Krösche: “Hugo ha dimostrato nelle sue precedenti apparizioni quali qualità ha. Siamo fermamente convinti del suo grande potenziale e non vediamo l’ora di vederlo con la maglia dell’Eintracht oltre la stagione in corso”.

Dopo cinque stagioni al Barcellona, Frenkie de Jong potrebbe lasciare i blaugrana. Secondo quanto riportato da Sport, le sue prestazioni non sono state quelle attese dalla dirigenza e il suo stipendio altissimo ha contribuito a far sì che fosse inserito nella lista trasferimenti. L’olandese, che piace a molti club, è l’indiziato numero uno per essere la grande cessione estiva dei catalani: gli altri due profili sacrificabili sono quelli di Araujo e Raphinha.

Il Barcellona blinderà presto il suo nuovo gioiellino Pau Cubarsì. Il baby talento della Cantera del Barcellona ha già fatto il salto in prima squadra facendo stropicciare gli occhi agli amanti del calcio con la sua personalità al centro della difesa. Al momento è legato al club blaugrana da un contratto fino al 2026 con una clausola da 15 milioni, ma presto ne firmerà un altro. Quando? Al compimento della maggiore età, ossia il 22 gennaio 2025. Stando a quanto riferito da AS, con il nuovo accordo quinquennale Cubarsì guadagnerà 4 milioni il primo anno fino a raggiungere i 12 milioni nella stagione 2028/29. In più nel contratto sarà inserita una clausola, com’è avvenuto per gli altri baby fenomeni: da 500 milioni di euro o addirittura un miliardo, tanto cambia poco. Il prolungamento contrattuale di Cubarsí è una priorità per il presidente Joan Laporta. Sia il numero uno della società che il direttore sportivo Deco sanno che il futuro del Barcellona dovrà avere le sue fondamenta sulla linea verde, e quindi sul suo giovane difensore centrale insieme a Lamine, Pedri e Gavi.

Guido Rodriguez, centrocampista del Real Betis, è in scadenza di contratto a fine stagione lascerà quasi certamente Siviglia, pronto a una nuova esperienza, magari in un club con ambizioni più elevate. Il suo nome è stato accostato anche al Napoli e addirittura dall’Argentina hanno parlato di una trattativa in fase avanzata. Fatto sta che il mediano argentino, campione del mondo nel 2022, oggi ha parlato del suo possibile addio al Betis in un’intervista al quotidiano spagnolo Marca: “La mia decisione dipende da tante cose, ma l’ho già detto, non voglio creare false aspettative nelle persone. L’unica cosa che posso dire è che sono molto affezionato a questo club, a questi tifosi, ma nella vità bisogna considerare tutto”. Rodriguez ha poi proseguito: “A oggi né io né la società abbiamo alcuna certezza su quello che potrà accadere. In questo momento non so se rinnoverà il mio contratto. Il Betis è casa mia, mi dispiace non aiutarvi, potrei dirvelo se lo sapessi, ma per ora ancora non so niente. Io qui sono stati felice in questi quattro anni e mezzo e sono ancora felice, per ora penso a godermi le ultime partite di questa stagione”.

Quale futuro per David Moyes? L’allenatore del West Ham ha il contratto in scadenza a fine stagione e ancora non è chiaro se gli Hammers lo riconfermeranno o meno. Molto, chiaramente, dipenderà dai risultati. Il West Ham al momento è ottavo e rischia l’esclusione dalle coppe europee la prossima stagione. Una decisione, secondo Sky Sports UK, non è ancora stata presa e probabilmente arriverà solo a fine stagione. In caso di partenza dell’attuale allenatore degli Hammers – si legge – il giovane timoniere dello Sporting CP rappresenta la prima scelta e anche per questo lo scenario legato ai Reds si starebbe facendo sempre più improbabile. Il West Ham valuta anche lo spagnolo Julen Lopetegui, obiettivo pure del Milan per sostituire Stefano Pioli, anche se Amorim è nettamente la prima scelta della dirigenza, tant’è che il club londinese ha già incontrato l’attuale tecnico del sodalizio di Lisbona. E ora, tra l’altro, la strada è spianata, dal momento che per il Liverpool Amorim non rappresenta più un obiettivo

La Federcalcio irlandese ha prolungato l’incarico di John O’Shea come ct ad interim della nazionale maschile anche per le due amichevoli di giugno contro Ungheria e Portogallo. Sono stati confermati anche i suoi assistenti Paddy McCarthy e Glenn Whelan e l’allenatore dei portieri Rene Gilmartin. Il consulente tecnico Brian Kerr non si unirà alla squadra per le amichevoli di giugno a causa di impegni precedenti. John O’Shea ha commentato così la notizia: “Non vedo l’ora di continuare come allenatore ad interim per due grandi partite a giugno contro Ungheria e Portogallo. Entrambe le partite rappresentano grandi sfide, ma sono stato davvero contento di quello che ho visto dai giocatori in entrambe le partite a marzo e cercheremo di sfruttare alcuni di questi aspetti positivi a giugno, ma anche di ottenere quella vittoria che pensavo meritasse prima. ono in contatto con Marc Canham dalle partite di marzo e la settimana scorsa mi ha chiesto di intervenire nuovamente e, come ho detto prima, è sempre un onore rappresentare il nostro Paese, così felice di continuare come capo allenatore ad interim per giugno. Il lavoro inizierà subito, inoltre è bello confermare che il team tecnico e prestazionale rimarrà per le partite di giugno, il che è ottimo per la continuità con i giocatori e lo staff”.

Allegri one step away from the Champions League goal: “Direct clash with Milan”. Then he talks about the future

Allegri a un passo dal traguardo Champions: "Col Milan scontro diretto". Poi parla del futuro

Massimiliano AllegriJuventus coach, spoke at a press conference on the eve of the big match between Juventus and Milan, valid for the 34th matchday of Serie A. Below are his most important statements.

How do we approach this match?
“It’s always Juventus-Milan, a good match to play. Milan is a strong team, well trained, with valuable players. We certainly taste it, rather than victory because we lost, by winning the final we partially achieved a objective which is the final. Now three important matches, before the final, to get the points for the Champions League.”

How is Bremer?
“Bremer had a little problem in Cagliari, he’s better now and I’ll decide in the morning. We’ve had three days to rest and we’re ready to play a good match.”

What is Juventus missing to fight for the Scudetto?
“This question must be answered by the club and those who make the transfer market. I am the coach and not the transfer market. I’m just saying that we must be focused on what to do, we have not achieved the objective of the Champions League which is very important for us. technical level, because it takes you to play in the Champions League, a Super Cup, the Italian Cup. It would be a Juventus committed on multiple fronts, beyond the championship. Then there is the economic aspect, which would help the club to have important resources we have to stay focused on what there is to do, there are 15 points up for grabs, they are scoring points behind them and we need to play a game trying to get back to winning in the league and it won’t be easy.”

How do you comment on Vlahovic’s words?
“It’s normal for him to aspire to the Ballon d’Or. Each of us must aspire to the maximum. Dusan has improved a lot since he arrived and is finding his balance even when things aren’t going well. For the role he has he must try to stay in the game, at any moment the right ball must arrive. I am very happy with this.”

How would you categorize your season with the Italian Cup victory?
“I answer very simply. They are not my exploits, but everyone’s. Of an important club, a strong team. We cannot win every year. The most important thing is that everyone at Juventus must have the ambition of obtaining the maximum and win. Then if there is someone who is better, we applaud and work to improve. When you are unable to win, especially in Italian football today, it is important for an Italian club to play in the Champions League. On an economic level it shifts the balance of a club. So this, if we managed to get to the Champions League this year, I believe that in a phase of, not revolution, of a journey that began 3 years ago, in any case Juve would not have been left out of the Champions League, which is easy when you change players and lower the level. Reaching the club’s goal at the start of the season would be a success. I’m the first one who likes to win, everyone likes it, but that’s what we need to achieve.”

Is second place your goal?
“We have a match ahead of us, which in the event of a victory will not be easy, and which could give us the opportunity to get to second place. A wonderful result and it keeps the competition alive until the end of the year. Then there is the Italian Cup , and when I said that moving forward fills the weeks, this year we couldn’t fill them, not to our demerit, because the team had finished third… we have to try to get back into the Champions League. Next season will be a beautiful season, when you play a lot competitions is very nice.”

Do you see any similarities between Juventus and Milan and between Allegri and Pioli?
“The issue of coaches is part of the game. It always happens every year. Talks about the budget? I’m a business person, I’m a coach on the pitch, but now the clubs are companies. We need to achieve the objectives, especially in Italy, where participation at the Champions League it will make your budget go away. That said: Juve must remain competitive. The challenge of the years and of Juventus, as in previous years, is to be competitive within a sustainability championship, will always start again with the aim of winning, when working at Juventus the maximum ambition must be to obtain the maximum result, this must be clear to everyone.”

Reread Allegri’s full press conference here!

Frosinone is breathing, Salernitana in B. 3-0 at Stirpe, Di Francesco is leading the way

Il Frosinone respira, Salernitana in B. 3-0 allo Stirpe, Di Francesco traccia la strada

Victory of vital importance for Frosinone. Defeat which makes Salernitana’s relegation official. Friday’s Serie A match issued the second verdict of this championship and Benito Stirpe’s 3-0 defeat of the Ciociari condemned Colantuono’s team. Soule, Brescianini and Zortea gave the success that made Di Francesco breathe, with the Ciociari team catching up with Hellas Verona and Empoli in the standings, taking three points away from Udinese who are now second from last.

The words of Di Francesco.
After the match, the Frosinone coach appeared clearly satisfied, without forgetting the final objective to be achieved in the last four championship matches: “The victory is deserved, not only for the match but also for the path we have taken and the last matches where performances have never been lacking. This team works carefully. Then I got a little angry because we put ourselves in difficulty but it’s part of the players’ growth. We have built a team with quality, with talent in the squad. However, if talent does not enter into a collective system it is of no use. These guys must steal experience and become important footballers. In all this we must necessarily reach the final goal, it is fundamental.”

Colantuono’s words.
The Salernitana coach is in a completely different mood, given the arithmetic relegation of the Granata team: “Commenting on this match remains very difficult. With all due respect to Frosinone, a three-goal difference seems like a lot to me based on what we saw on the pitch Football is strange at times, there were also somewhat dubious episodes that could have been interpreted differently from the bench. What we wanted to postpone happened, we had no hope of being able to do something different. The mathematical verdict arrived tonight, it changed little. Now we have to finish the championship, we will continue to play. The club is already planning the future, there is an important club and fans here.”

Gudmundsson freezes the Serie A big teams and calls the Premier League. Genoa known on Google

Gudmundsson gela le big di A e chiama la Premier. Il Genoa conosciuto su Google

For Inter he is practically the first choice for the next transfer market and Juventus has had him in their sights for some time, after Fiorentina had tried to sign him in the last days of the January transfer market, but in the mind of Albert Gudmundsson, the brightest star of Alberto Gilardino’s beautiful Genoa, there is more than anything else the Premier League. The Icelandic striker himself said it without mincing words, saying in the last few hours: “I really want to test myself at the highest level possible. Since I was a child I’ve always dreamed of playing in the Premier League, it’s something that I want to try.”

In the center of the market.
The summer is about to arrive, the transfer market too, and the certainty is that his name will be at the center of the rumours, negotiations and rumours, with Genoa valuing him at no less than 40 million euros and hoping that a auction, even if the rossoblù sporting director Ottolini has stated in recent days that, as was done with Dragusin, the sale will not necessarily be closed in favor of the highest bidder, given that the player’s will will have a very important weight. This is why Gudmundsson’s words do not bode well for the Italian big names, even if for the moment the player continues to be focused above all on the pitch: “Let’s see what happens at the end of the season. At the moment I have a contract with Genoa (until 2027) and I’m fine. I’m very happy with my season with the rossoblù in Serie A: I have some decent qualities such as good finishing, good passing, good set pieces.”

Genoa known on Google.
In another interesting passage of his interview, Gudmundsson explained how he got information about Genoa before his arrival in Italy in the summer of 2022: “I didn’t know the coaching staff and the club, but after a quick Google search I was convinced in a few minutes to get on the plane and start my adventure in rossoblù”.

De Laurentiis doesn’t give up on Conte: the offer is ready. But Calzona talks about Napoli’s problems

De Laurentiis non molla Conte: pronta l

Aurelio De Laurentiis doesn’t let go and continues to dream of entrusting the Napoli bench to Antonio Conte. The owner of the blue club is ready to offer a three-year contract worth 6.5 million plus bonuses to the coach, to try to convince him with a salary that would make him the second highest paid behind Allegri, probably the third in the event of Simone Inzaghi’s renewal at the end of the season at 7 million per year. In his career, Conte also managed to reach 11 million during his time at Inter, so this would not be a pharaonic figure compared to previous experiences. However, the negotiation remains difficult, and there is no shortage of alternative names, with the main leads being two: the first leads to Stefano Pioli, now at Milan, the other to Gian Piero Gasperini of Atalanta. Further back Vincenzo Italiano, from Fiorentina.

Calzona speaks.
Meanwhile, the current Napoli coach, Francesco Calzona, returned to speak at a press conference two days before the match against Roma in the championship. The coach revealed that he had found many problems, more than he expected: “This team has problems, the President also said so. Something didn’t go right in the construction of the team, who arrived to replace Lozano, Kim or Elmas didn’t have much impact. It’s not all their fault, they arrived in a very particular season. I expected to encounter fewer problems, but after 2-3 days here I realized that the problems were more extensive than before what I had foreseen.”

“Voices don’t disturb.”
Finally, the rumors about the future of Napoli, with Calzona who does not believe that they influence the team’s performance: “No, no because we are professionals, they also pay us well to do this job and we do the job we would have liked to do as children. You speak of new players, new coach, new director and everything else. It’s a time when things aren’t going well and we have to convince with these things, this news doesn’t bother me, nor that my job is being questioned. You have to know how to live with it, otherwise it’s too good when you only write that the coach and the players are good, this news disturbs me, you put it into consideration when you start doing this job.”

Frosinone, their first victory tonight with a three-goal difference in their history in Serie A

Frosinone, stasera la prima vittoria con tre gol di scarto nella propria storia in Serie A

The Frosinone won a home match with a three-goal margin for the first time in their history in Serie A. This is underlined, after the trio achieved by the Ciociari against Salernitana, by the profile Twitter by Opta Paolo. The goals of Soulé, Brescianini and Zortea decided the match.

Orsi: “Allegri and Pioli don’t leave rubble for Juve and Milan, but it’s right that they go elsewhere”

Orsi: "Allegri e Pioli non lasciano macerie a Juve e Milan, è giusto però che vadano altrove"

The former goalkeeper Fernando Orsi spoke to the microphones of Radio 24, during the radio broadcast “Tutti Convocati”. These are his words regarding Allegri and Pioli in view of Juve-Milan: “Pioli and Allegri do not leave rubble: one with an unexpected scudetto, a Champions League semi-final, Allegri with the valorisation of young people. It is also right that after years there let it be a replacement and that they should go and coach elsewhere because they deserve it and they are good.”

Venice, Vanoli: “We overturned a really difficult match. Thanks to the fans”

Venezia, Vanoli: "Abbiamo ribaltato una partita davvero difficile. Grazie ai tifosi"

At the end of the victorious match against Cremonese, the Venezia coach Paolo Vanoli expressed his satisfaction with the performance of his boys. Despite a timid start, the team was able to react and turn the result around, demonstrating great character and determination.

“We entered the pitch a little shy, we felt a lot about this match”, Vanoli admitted to the microphones of Sky Sports. “I told the boys not to give up and we overturned a really difficult match.”

The coach then underlined the importance of the fans’ support: “The team is doing something extraordinary, the fans helped us a lot to overcome some difficult moments”.

Vanoli recognized the strength of the opponent: “We are coming off a success against a really strong Cremonese team.” However, he wanted to keep our feet on the ground: “We must remain humble to reach the dream. We are focused until the end.”

Marocchino: “If Juventus plays badly, they win. With the Italian Cup and 3rd place in the season by 7.5”

Marocchino: "Se la Juventus gioca male, vince. Con Coppa Italia e 3° posto stagione da 7,5"

The former footballer Domenico Marocchino spoke to Football stuff on Radio Bianconera focusing on Juventus’ season and the upcoming Italian Cup final with Atalanta:

“At the beginning of the season, despite not playing well, with a lot of criticism, the team was winning, then they tried to change and something broke. At this point we hope to play very badly in the Italian Cup final but win it. Atalanta would deserve to win a trophy, but I hope they lose the Italian Cup and win the Europa League. This year, in my opinion, at a certain point the team suffered from the many criticisms of their good game, they tried to change something and they made a mistake.”

So a more general opinion on the season and the strength of the team:
“If this Juventus plays badly, they win. They are a team that is always in difficulty but if they don’t find themselves they can hold up, they are a working team. If they bring home the Italian Cup and a third place for me it’s a 7.5 season. Allegri’s contribution? Considering the problems of the club, he has done a lot in recent years also because he didn’t have a Marotta or a Moggi next to him, perhaps because he lived his first year in Turin and needed to settle in, he didn’t never put in the spotlight.”

Salernitana, Colantuono: “Many dubious episodes and a false result. The fans are not relegated”

Salernitana, Colantuono: "Tanti episodi dubbi e risultato bugiardo. I tifosi non retrocedono"

“There is a feeling of bitterness for having lost with a three-goal difference despite not having seen any difference. We played a good match. As far as mathematics is concerned, it was only a question of time and no one was under any illusions. At times we had even better than Frosinone. I know Eusebio well, they are a team that I also like and that I respect, but the 3-0 annoys me because we created so many opportunities. I would also like to review some episodes, when you are last in the table you become the chick who is cornered and underdog. The referee did what he had to do, but many things didn’t convince me even more after reviewing the images. However, if we don’t throw it in we have to blame ourselves first and foremost the fans are two important components from which to start again, the public has not been relegated and I know that they have always given us a hand by guaranteeing presence at home and away, my experience leads me to say that, from years that start badly and end worse, you can build something beautiful. The ownership is solid, we have an audience that can drag us anywhere and this is a factor to make the most of.

We will, if necessary, carry out the analyzes internally when the time comes. It’s up to the management to make the assessments, a season like this can happen and the skill will be to plan to start again. Now we have to close the championship in a dignified manner. We have interesting young people, I would like to mention Tchaouna. It will be up to the president to understand who to reconfirm and who to give up. There are guys who have a market and who have worked well, regardless of their current ranking position. My mind must be all on Atalanta. We have to motivate ourselves, we don’t want to give anything away to anyone. We will accept the result, even if today I’m upset because the 3-0 doesn’t fit based on what I saw on the pitch.” These are the words of the Salernitana coach to DAZN Stefano Colantuono.